Né d’estate né d’inverno. Nessuna stagione alla mafia

Per “La fabbrica dell’orrore”, ciclo di incontri organizzato dal Liceo “Da Vinci” di Maglie, un appuntamento d’eccezione con Giancarlo Caselli e Pif, per discutere di violenze, di mafia, di cultura della legalità.

Né d’estate né d’inverno. Nessuna stagione alla mafia

Sabato 11 aprile, alle ore 18, nell’auditorium del Liceo Scientifico “Leonardo Da Vinci” a Maglie, Giancarlo Caselli e Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif, saranno i protagonisti d’eccezione del nono appuntamento con “La fabbrica dell’orrore – Strategie della paura e pratiche del consenso. I terrorismi. Le mafie”.

Il ciclo d’incontri è promosso dallo stesso Liceo magliese, guidato dalla dirigente scolastica Annarita Corrado, con il patrocinio della Provincia di Lecce, del Comune di Maglie, dell’Università del Salento e in collaborazione con il Corso di studi in Sociologia dell’Università del Salento. 

Tra maggiori protagonisti della giustizia e della lotta alla mafia in Italia, ex procuratore capo a Torino, ex procuratore anti-mafia a Palermo, Giancarlo Caselli, oggi in pensione, dialogherà con Pif, conduttore e autore televisivo, regista (nel 2013 il suo debutto con il film “La mafia uccide solo d’estate”), attore, conduttore radiofonico e scrittore, sul tema volutamente provocatorio ed originale “Né d’estate né d’inverno. Nessuna stagione alla mafia”.

“La fabbrica dell’orrore” ha preso il via il 24 novembre scorso e si concluderà a maggio. Al centro degli incontri, tutti con noti esponenti del mondo della cultura, della politica, della magistratura e del giornalismo italiano, ci sono i temi “caldi” degli anni di piombo, della mafia, per arrivare alle più attuali manifestazioni del terrorismo moderno. Obiettivo del progetto, infatti, è aprire un dialogo tra generazioni, attraverso il quale offrire ai ragazzi di oggi gli strumenti necessari per comprendere e interpretare periodi storici oscuri e tormentati della recente storia italiana.

Fino ad oggi si sono confrontati con gli studenti del “Da Vinci” il giornalista de “Il Fatto Quotidiano” Stefano Caselli e il documentarista e autore televisivo Davide Valentini, l’avvocato ed editorialista del quotidiano “La Repubblica” Gianluigi Pellegrino e l’avvocato, già presidente della Commissione d’inchiesta sul terrorismo e le stragi Giovanni Pellegrino, l’ex direttore della “Corriere della Sera”, storico e presidente di RCS Paolo Mieli, il procuratore aggiunto della Repubblica di Lecce Antonio De Donno, l’ex ministro della Giustizia Claudio Martelli, il caporedattore di “Nuovo Quotidiano di Puglia” Rosario Tornesello. Il penultimo incontro è stato con Agnese Moro, sociopsicologa, ricercatrice di Laboratorio di scienze della cittadinanza, figlia di Aldo Moro, lo statista rapito il 16 marzo 1978 e ucciso il 9 maggio successivo dalle Brigate Rosse e, in collegamento tramite skype, con Benedetta Tobagi, giornalista, scrittrice e conduttrice radiofonica, figlia minore del giornalista Walter Tobagi, assassinato dalla “Brigata XXVIII marzo”.