Doppio appuntamento con “Allegoria”

La copertina del romanzo di Walter Cerfeda, firmata da Tonino Caputo.
Fa tappa ad Acaya, il 22 luglio, e a Casarano, il giorno seguente, il fortunato romanzo di Walter Cerfeda che rilegge la strage di Otranto del 1480 alla luce degli orrori e delle violenze del terrorismo dell'Isis dei nostri giorni.
Doppio
appuntamento con lo scrittore Walter Cerfeda, autore di Allegoria edito da Il Raggio Verde.
Lo
scrittore pugliese, ospite della rassegna “Libri sotto l’aranceto - Il profumo
delle parole”, venerdì 22 luglio dialogherà con il bibliofilo Maurizio Nocera
ad Acaya sotto l’aranceto dell’associazione Assa che promuove l’evento in
collaborazione con la stessa casa editrice.
A seguire una degustazione di frise al pomodoro e vino
bianco.
Sabato
23 luglio, ore 21 a Casarano nei giardini di Palazzo De Donatis si svolgerà l’evento organizzato dai Presidi
del Libro di Casarano, dialogheranno con l’autore Cristina Martinelli e Antonietta
Fulvio.
Entrambi
gli appuntamenti sono a ingresso libero.
Narratore e saggista, con il suo ultimo lavoro Walter Cerfeda sceglie di trattare il romanzo andando a rileggere una pagina dolorosissima di Storia, la presa di Otranto nel 1480 e la mattanza dei Santi Martiri. Allegoria però non è solo ricostruzione del passato: «è un romanzo intriso di attualità che attraverso la lettura di quelle vicende permette di leggere quelle di oggi. Allegoria è il completamento del bel romanzo di Maria Corti ed anche, credo, la prima opera narrativa sull’Isis, tema affrontato fin qui in chiave saggistica e solo indirettamente sviluppato da Houellebecq in “Sottomissione”» – spiega lo scrittore, che vive tra le Marche e il Salento.
«Cominciando da Otranto, – si legge nella
prefazione di Nello Wrona – perché Otranto anticipò secoli fa il nostro feroce
presente, e perché dopo Otranto, e nonostante Otranto, la
Storia si è ripresentata e ora fatalmente e per oscena ignoranza la dobbiamo
ripetere: un inferno domestico e planetario, dove ci conduce con ironia e pietà
Walter Cerfeda, che indaga le mezze verità e le bugie levantine, tra eserciti,
papi, re, sultani e cancellerie, cioè il lato oscuro e meno esplorato di quella
mattanza del 1480, che sembra accaduta invano».