Culture Ultime a Santa Maria di Leuca

Mercoledì 19 e giovedì 20 aprile, tra Gagliano del Capo e Santa Maria di Leuca, ai punti estremi della terra, docenti, relatori, filosofi, pensatori e dottorandi di università italiane e straniere si interrogheranno sul concetto di marginalità e di confine.
L’Associazione culturale “Sherazade”, insieme con il Dipartimento di
Storia, Società e Studi sull’Uomo dell’Università del Salento, organizzano per mercoledì 19 e giovedì 20 aprile il
convegno internazione Culture Ultime – Forme contemporanee
dell’estremo, che riunisce docenti, ricercatori, filosofi, pensatori e
dottorandi attorno a un unico tavolo per ragionare su culture liminari,
manifestazioni e luoghi periferici.
Il convegno è l’evoluzione di un percorso più ampio, iniziato qualche
anno fa, che mira alla valorizzazione innovativa del territorio, nato con Sherazade-Storymaking for travelling, applicazione
che narra l’identità dei luoghi, e proseguito con il Parco Narrativo di Fine
Terra che tematizza nuovamente e in maniera
rivoluzionaria il Capo di Leuca, zona di contatto con altre culture e terra di
comunicazione.
Le analisi e i casi studio presentati affrontano questioni tutt’altro
che ombelicali: spazieranno dalle politiche culturali europee sulle migrazioni
a quelle economiche di accumulazione e disuguaglianza che creano le basi per il
nascere dell’attività criminale; parleranno di rigenerazione urbana attraverso
la street art delle periferie di Roma,
e di arte del funambolismo, che è continua ricerca di equilibrio e tensione per
apprendere e imparare. E ancora, tra gli altri, di espressioni pittoriche dei villaggi
dell’India occidentale, musica rap contemporanea e Rinascimento in Terra
d’Otranto, di pratiche artistiche e abitative della Groenlandia e del legame
tra Cesare Pavese e il paesino di Brancaleone, in Calabria. Insomma, un lungo e
magnifico viaggio nelle culture dei luoghi periferici, attraverso lo spazio e il
tempo, per analizzare il presente e proiettarsi nel futuro.
Gli interventi multidisciplinari sono stati selezionati dalla Direzione
Scientifica del convegno costituita da Fabio Pollice, Stefano Cristante e
Matteo Greco dell’Università del Salento.
I luoghi scelti, il santuario de Finibus Terrae a Santa Maria di Leuca e
l’ultima stazione delle ferrovie Sud Est a Gagliano del Capo, sono punti ultimi
del continente e al tempo stesso segni rappresentativi di un territorio che è
luogo d’incontro tra le culture europee e mediterranee, testimonianza di come
una periferia può essere portatrice di novità, occasione di confronto e
dialogo, arricchimento di senso. Questo è diventato il Capo di Leuca, terra
d’origine per un gruppo di persone che dopo essersi formate e specializzate
lontano da casa sono ritornate per offrire il proprio contributo allo sviluppo
di questa terra.
Al termine delle due
giornate ci saranno momenti d’incontro con le realtà del luogo: mercoledì 19
aprile sono in programma le esplorazioni reali e immaginarie del territorio
salentino, nel Parco narrativo di Fine Terra, a cura dell’Associazione
Sherazade e della compagnia teatrale A.li.bi. Il giorno seguente, è prevista la
presentazione del progetto di indagine sulle terre estreme, a cura di Paolo
Mele dell’Associazione RamDom, dal titolo “E dove il mare finisce. L’arte
contemporanea come strumento di indagine di un territorio”.
“Il convegno Culture Ultime – dice Matteo Greco –
sarà l’occasione per conoscere approfonditamente manifestazioni culturali che
riguardano luoghi estremi d’Italia e del mondo, da un punto di vista
geografico, sociale, antropologico, semiologico. Il tema è attualissimo, se si
guarda ai paradossi dello scenario mondiale: da una parte ci si scopre tutti
irrimediabilmente interconnessi e dall’altra si constata quotidianamente
l’emergere di nuove barriere, margini e fratture. Con tale iniziativa
intendiamo aprire un fronte discorsivo che non può che essere continuativo nel
tempo per avere un senso, perché le culture sono vive ed evolvono
costantemente. L’augurio è quello d’intraprendere un percorso di incontri a
scadenza annuale, per costruire nel tempo un’ermeneutica dello sguardo
decentrato”.
Info: 329.4433924

Lecce, centro storico.