Tricase, tornano a splendere le stelle del Classico

Raffaello Sanzio, "La scuola di Atene", Roma, Palazzi Vaticani, Stanza della Segnatura.
Il 15 gennaio torna a splendere il Liceo Classico "Giuseppe Stampacchia" di Tricase, con la Notte Nazionale del Liceo Classico, evento che intende valorizzare una dello poche scuole d'eccellenza d'Europa e lo straordinario insostituibile patrimonio della cultura classica.
Classico sì o no?
Nata nel 2015 da un’idea di alcuni docenti di Acireale,
“La Notte Nazionale del Liceo Classico”, giunta alla seconda edizione, è un
evento che si prefigge di valorizzare il Liceo Classico, una delle poche scuole
in Europa – eccezione e al tempo stesso eccellenza – a scommettere sulla
cultura classica.
Il prossimo 15 gennaio più di duecento sedi dislocate
in tutto il territorio nazionale daranno vita ad eventi, rappresentazioni
teatrali, letture animate, concerti, performance, mostre fotografiche e di arti
visive, degustazioni ispirate al mondo antico, conferenze, dibattiti, incontri
con gli autori, presentazioni di volumi e letture di poesie.
Ha aderito alla manifestazione anche il Liceo “Giuseppe
Stampacchia” di Tricase, che aprirà le porte del Liceo Classico, lungo la
Strada Provinciale per Lucugnano, alle ore 18, quando il Dirigente Scolastico, prof.
Mauro Polimeno, darà via all’evento con i saluti iniziali, cui seguiranno la
suggestiva processione delle Vestali e l’accensione del fuoco sacro che
nell’antica Roma le sacerdotesse mantenevano perennemente acceso nel tempio di
Vesta.
Seguirà un dibattito sul tema “Liceo Classico: un’occasione per parlarne” al quale prenderanno
parte il prof. Mauro Polimeno, il prof. Giovanni Laudizi dell’Università del
Salento, la prof.ssa Luigina Marzotta, docente di latino e greco presso il
Liceo Classico “Giuseppe Stampacchia” di Tricase, l’avv. Fernando Musio
dell’Avvocatura dello Stato, l’ing. Antonio Coppola, Sindaco di Tricase, che
patrocina l’evento, e il prof. Antonio Del Vino, consigliere della Provincia di
Lecce. Modera il dibattito il direttore editoriale di “Voci del Salento”, Nello
Wrona.
Sara poi la volta della narrativa, quando gli studenti
e il pubblico incontreranno Alberto Colangiulo, autore de “Il tesoro di
Sant’Ippazio” e “Teresa ha gli occhi secchi”.
A seguire prenderanno il via le manifestazioni
artistiche ad opera degli studenti del Liceo: dai monologhi di teatro classico
alla riproposizione di un Simposio con degustazione di prodotti tipici greci,
da un percorso su Ulisse alle letture di poesie, per finire alle
rappresentazioni musicali.
Alle 20.30 avrà luogo un processo-spettacolo sul
modello di quello effettuato con successo nel 2011 al Teatro Carignano di
Torino, con l’economista Andrea Ichino e lo scrittore e semiologo Umberto Eco,
rispettivamente all’accusa e alla difesa del Liceo Classico. Presiederà l’avv.
Fernando Musio con l’avvocato Gianna Cogli e il magistrato Carlo Errico come
giudici a latere. Il Liceo Classico verrà condannato o assolto?
Alle ore 21.00 alcuni studenti realizzeranno un reading
poetico sul tema del notturno e spetterà alla band “Maremoto Cioccolata”
chiudere la Notte del Liceo Classico con un concerto.
Di questi tempi si invoca da più parti il superamento
del modello del Liceo Classico, accusato di essere obsoleto e inadeguato alle
esigenze del mondo moderno e globalizzato, dalle dinamiche del tutto nuove
rispetto al passato.
Lo scopo della della “Notte” è abbattere questi luoghi
comuni e convincere del contrario: il Liceo più antico d’Italia, che da
generazioni e generazioni forma le classi dirigenti e le principali teste del
Paese, è vivo e vegeto. La cultura classica ha ancora tanto da dare: non è
irrimediabilmente vincolata al passato, ma offre, oltre che le competenze, la
chiave di comprensione del presente e del futuro.
I nuovi indirizzi di pensiero presentano la scuola
superiore come un grigio meccanismo di acquisizione di competenze in vista
dell’ingresso nel mondo del lavoro, dimentichi di quanto siano importanti la
creatività, l’inventiva e l’ingegno, sulla scia di quanto Plutarco scrisse: «I
giovani non sono vasi da riempire, ma fiaccole da accendere», con questo
anticipando e arricchendo, con raffinato intuito “classico”, il dibattito sulla
scuola del Terzo millennio.
Alessandro Amico
III A Liceo Classico “Giuseppe Stampacchia”
Tricase
Francesco Provenzano :
molto interessante | martedì 05 gennaio 2016 12:00 Rispondi