La scuola che fa la differenza

La scuola, i processi formativi, l’educazione ai ruoli e alle relazioni di genere nel libro di Mariagrazia Aloisi, “La Scuola che fa la differenza. Decostruire e superare lo stereotipo di genere”, che si presenta il 30 marzo 2017 a Sannicola, Villa Excelsa. L’iniziativa è promossa da Regione Puglia-Assessorato all’Industria Turistica e Culturale, in collaborazione con l’Associazione “Presìdi del Libro” e il patrocinio del Comune di Sannicola.

La scuola che fa la differenza

La scuola, i processi formativi, l’educazione ai ruoli e alle relazioni di genere al centro dell'attenzione nel libro di Mariagrazia Aloisi, La Scuola che fa la differenza. Decostruire e superare lo stereotipo di genere”, che si presenterà il 30 marzo 2017 a Sannicola, presso Villa Excelsa. L’iniziativa è promossa dalla Regione Puglia-Assessorato all’Industria Turistica e Culturale, in collaborazione con l’Associazione “Presìdi del Libro” e il patrocinio del Comune di Sannicola.

Intervengono:

Maddalena Castegnaro, Presidio del Libro di Sannicola.

Sabrina Stifanelli, Dirigente Istituto Comprensivo Alezio-Sannicola.

Ilenia Petrachi, Delegata Politiche Sociali e Pari Opportunità del Comune di Sannicola.

Filomena D’Antini, Consigliera alle Pari Opportunità della Provincia di Lecce.

Voci di donne:

Lettura di pagine scelte di Elena Gianini Belotti, Rossella Palomba, Loredana Lipperini, Anna Maria Venera, Emily Dickinson, Virginia Woolf, Etty Hillesum, Maram Al-Masri

 

Come la scuola può praticare una pedagogia della differenza superando lo stereotipo dell’educazione di un soggetto “neutro” che non riconosce appartenenze e soggettività maschile e femminile contribuendo a rafforzare discriminazioni che creano disagi e ostacolano lo sviluppo di una consapevolezza della propria identità e dei propri ruoli?

L’appartenenza a un sesso e la costruzione sociale e culturale che ne deriva sono accettate come scontate, mentre è centrale essere consapevoli come gli atteggiamenti, i comportamenti, le parole, i gesti che ne derivano determineranno anche le scelte future”, scrive Mariagrazia Aolisi.

La ricerca accurata e ampiamente documentata dell’autrice, docente della Scuola Primaria di Sannicola, si propone, a partire da un breve excursus storico sulle rivendicazioni femministe, come un’analisi rigorosa, chiara e appassionata dei ruoli di genere, delle aspettative codificate, dei condizionamenti culturali generati da una cultura fortemente connotata al maschile per considerare infine la responsabilità educativa della scuola in rapporto all’educazione di genere. Nella parte conclusiva del lavoro, la relazione di una sua personale esperienza didattica (“Il sessimo non è un gioco”), che ha visto il coinvolgimento di docenti e genitori e che si fa racconto di un nuovo modo – un nuovo sguardo “intelligente” – nel fare scuola: “una sfida metodologica”.

L’educazione al genere non deve essere considerata come una nuova “materia… È piuttosto uno sguardo, una sensibilità, un paio di occhiali che, una volta indossati, ci rendono capaci di valorizzare i bambini e le bambine”.