Anteprima nazionale per "Allegoria" di Walter Cerfeda

La copertina di "Allegoria" di Walter Cerfeda firmata da Tonino Caputo.
Parte da Presicce il tour nazionale di “Allegoria”, il romanzo dello scrittore Walter Cerfeda, edito da Il Raggio Verde edizioni, che prendendo spunto dalle recenti vicende dell'Isis e del terrorismo internazionale, rilegge in chiave storica la presa di Otranto del 1480 e la mattanza dei suoi ottocento martiri. Un romanzo per la memoria collettiva e per ridare voce alla "Spoon River" salentina.
Parte da Presicce
(Lecce) il tour nazionale di “Allegoria”, il romanzo dello
scrittore Walter Cerfeda, edito da
Il Raggio Verde edizioni. La
presentazione, patrocinata dal Comune di Presicce e organizzata dall’associazione
“Noi Presicce”, in collaborazione con la Libreria Idrusa di Alessano, si terrà
sabato 16 aprile 2016, ore 19,30 nella Sala del Trono del Palazzo Ducale. Dopo
i saluti istituzionali, dialogheranno con l’autore il giornalista e scrittore
Raffaele Gorgoni e Nello Wrona, direttore della collana “Futuro Anteriore”, con
la quale si intende dar voce al recupero della memoria collettiva parte della
nostra quotidianità. Modera l’incontro
Francesco Luca, presidente dell’associazione “Noi Presicce”.
Al termine della presentazione seguirà una
degustazione di vini della Cantina Monsellato.
«Cominciando da Otranto, – si legge nella prefazione
di Nello Wrona – perché Otranto anticipò secoli fa il nostro feroce presente, e
perché dopo Otranto, e nonostante Otranto, la Storia si è ripresentata e ora
fatalmente e per oscena ignoranza la dobbiamo ripetere: un inferno domestico e
planetario, dove ci conduce con ironia e pietà Walter Cerfeda, che indaga le
mezze verità e le bugie levantine, tra eserciti, papi, re, sultani e
cancellerie, cioè il lato oscuro e meno esplorato di quella mattanza del 1480,
che sembra accaduta invano».
Nato a Bari nel 1947, Walter Cerfeda vince nel 1967 il Premio
“Firenze” con Il diaframma dell’infelicità (ed. Kursaal). Ha all’attivo
numerose pubblicazioni: L’altra faccia della rifondazione e L’accordo
della discordia (Ediesse 1988); Un nuovo contratto sociale (Ediesse
1992); Lunedì (Albatros 2009); I pupari (Albatros 2009), opera
finalista al Premio “Mario Soldati”, menzione d’onore al Premio “Le Muse” di
Pisa, terzo posto per opera inedita al Premio “Città di Castello”; Solstizio
d’inverno (Albatros 2010); Senza preavviso (Manni 2012); La nuova
Europa (Ediesse 2013); Domani (Albatros 2014). Collabora inoltre con
numerose riviste nazionali e internazionali.

Otranto: Particolare del Monumento agli Eroi e ai Martiri otrantini del 1480 (ph. nello wrona).
Sinossi del romanzo
Il libro, impreziosito
dalla splendida copertina dell’artista leccese Tonino
Caputo (“Assalto
ad Otranto 1480”), si apre con una breve introduzione sugli avvenimenti
di attualità riguardanti l’Isis. L’avvio
è la conferenza stampa di Papa Francesco sull’aereo di ritorno dalla Corea (agosto
2014) durante la quale per la prima volta il Pontefice parla dell’aggressione
dell’Isis alle minoranze religiose in Iraq e Siria e osserva che «Siamo nella terza guerra mondiale, ma a
pezzi». Il giorno dopo avviene la prima decapitazione di una lunga serie,
quella del reporter americano James Foley. L’atto suscita sgomento
nell’opinione pubblica, ma la reazione politica appare confusa e balbettante.
In realtà, dopo l’uccisione di Osama bin Laden, da parte del mondo occidentale
il tema del radicalismo musulmano sembra essere stato non soltanto rimosso, ma
anche aggravato da una serie di errori come quello di aver armato e addestrato
gli oppositori al regime di Assad in Siria diventati poi i miliziani dell’Isis;
non comprese le “primavere arabe”; sottovalutato il rancore profondo dei popoli
musulmani dopo la guerra in Afghanistan e in Iraq; aver distrutto il regime
libico di Muammar Gheddafi senza
preoccuparsi del dopo (l’errore è stato ammesso pubblicamente da Barack Obama in questi giorni nel corso di un’intervista
alla Fox News).
Il protagonista del romanzo è un giornalista, al
seguito della missione del Papa, che dopo la conferenza stampa non si
accontenta solo di seguire le azioni sanguinose dello Stato islamico, ma cerca
di capire anche le ragioni storiche e le motivazioni religiose che le hanno
generate. Per questo inizia a studiare la storia e le azioni dell’Islam nel
corso dei secoli e le prescrizioni religiose del Corano. In questa ricerca
s’imbatte anche nel romanzo di Maria Corti “L’Ora
di tutti” che racconta la presa di Otranto del 1480 e la decapitazione di ottocento
tredici otrantini che rifiutarono di rinnegare la propria fede. Ma resta
colpito dalla conclusione di quel romanzo, che gli appare stranamente
reticente, come se l’autrice avesse avuto pudore a raccontare cosa effettivamente
fosse avvenuto. Approfondendo non solo ne capisce la ragione, ma si accorge che
ciò che sta avvenendo oggi è incredibilmente identico a quanto era successo
allora. Decide quindi di partire da dove Maria Corti aveva terminato il suo
romanzo e di raccontare questa volta, senza sconti o ambiguità, tutta la verità
di quanto effettivamente accaduto, perché Otranto non è altro che l’allegoria
di ciò che sta avvenendo oggi.
Da questo momento incomincia la parte storica del
romanzo (documentata nei dettagli) in cui viene raccontato quanto avvenne
dall’agosto 1480 con la presa della città fino al novembre 1481 con la
liberazione prima e le fallite trattative di pace dopo. In questa parte emerge
il comportamento della Repubblica Serenissima di Venezia che preferisce
mantenere i rapporti con gli assalitori al fine di salvaguardare i propri
commerci (come Erdogan oggi); le ambiguità di Lorenzo de’ Medici, Ludovico
Sforza, Luigi XI e re Edoardo IV (l’Europa oggi); le contraddizioni della Santa
Sede tentata di fuggire ad Avignone e le iniziative confuse e velleitarie del
Regno di Napoli (gli Usa oggi). In verità Otranto non verrà liberata, ma
restituita soltanto perché l’impero ottomano si trovò improvvisamente senza più
guida dopo la morte del sultano Maometto II.
Il tour di presentazioni in Puglia e in
Italia
L’evento di
Presicce darà il via al tour di presentazioni in lungo e in largo nella
penisola salentina. E non solo. Il libro “Allegoria”
approda a Lecce, nell’evento
organizzato in collaborazione con la Libreria Adriatica di Daniela Mazzotta, il
21 aprile ore 18,30, sala letteraria “Mino Carbone”. Presenterà l’autore
Loredana Di Cuonzo, giornalista e dirigente del Liceo Classico e Musicale “G.
Palmieri”.
Ancora un’altra
data, il 22 aprile (ore 19,00) a Patù,
Palazzo
Liborio Romano, nell’evento organizzato da Luigina
Paradiso con la partecipazione del filosofo Mario Carparelli (Presidio del
Libro del Capo di Leuca). Il tour continuerà a Firenze il 5 maggio presso l’Istituto Stensen - Sala della
Biblioteca dei Gesuiti, e il 6 maggio (ore 21,00) con lo scrittore Angelo Ferracuti nel
Palazzo Comunale di Montegranaro
(Fermo). L’8 maggio l’autore
Walter Cerfeda, invece, presentato da Maria Pia Beani, presidente
dell’Università Popolare, sarà ad Ascoli
ospite della Libreria Rinascita. Ancora un evento, il 7 giugno a Bologna, ospite della CGIL regionale. Un programma che si
arricchirà di altre date nei prossimi mesi.