Prova d’artista al Palmieri di Lecce

Il jazz che viene dal Salento: Raffaele Casarano.
Al Politeama Greco di Lecce il Concerto di fine anno del Liceo Palmieri. Per i 150 anni dell'Istituto e il suo nuovo corso musicale, un maestro concertatore d'eccezione: Raffaele Casarano.
Sarà
Raffaele Casarano il maestro concertatore del quarto “Concerto di fine anno”
del Liceo Classico Palmieri, che si svolgerà a Lecce nel Teatro Politeama Greco
sabato 4 giugno, con inizio alle 20,30. Lo ha annunciato, in conferenza stampa, la
preside Loredana Di Cuonzo che ha spiegato come si tratti di un duplice evento:
«Da una parte celebra il 150mo anno dalla istituzione del Palmieri come Liceo
Ginnasio dall’altra si festeggerà il primo anno di corso dell’avviato Liceo
Musicale i cui studenti saranno sul palco con i compagni del classico in un
unico armonico gioco di suoni. Nata con l’idea di valorizzare le qualità
musicali dei tanti studenti del liceo classico che accanto al percorso degli
studi affiancano lo studio di uno strumento, nella stragrande maggioranza dei
casi ad alto livello, la manifestazione è cresciuta di anno in anno e l’appuntamento
ha visto avvicendarsi prestigiosi maestri concertatori come Luigi Bubbico, Luigi Botrugno e Carolina Bubbico».
Come
annunciato, quest’anno la direzione artistica è stata affidata all’estro
creativo di Raffaele Casarano, ideatore del “Locomotive jazz Festival”, il
quale attingendo alla tradizione musicale ha immaginato un percorso di “rivisitazione”
dei grandi classici, partendo da melodie come Bolero di Maurice Ravel fino ad incontrare le sonorità rock. Sul palco, oltre a Raffaele Casarano e
Carolina Bubbico – che da ex palmierina
sente forte il senso di appartenenza alla comunità scolastica a cui deve parte
della sua formazione, ci sarà anche Nandu Popu esponente dei Sud Sound System
che ha rimarcato come la musica sia identità, cultura e catarsi, e come anche l’uso
del dialetto aderisca a questa visione di recupero delle proprie radici. Fare musica a scuola aiuta a rafforzare
il concetto di comunità, la musica è l’unico strumento in grado di abbattere
sia le barriere così come può diventare denuncia sociale – ha sottolineato. E
non ha mancato di lanciare dardi contro i talent e le industrie discografiche
che “tritano” ragazzi talentuosi facendo perdere di vista l’obiettivo
principale della musica come medicina che mitiga i drammi esistenziali. Una funzione che viene universalmente riconosciuta al
valore dell’arte. Non solo musica, però: sul palco del Politeama anche il noto
attore Fabrizio Saccomanno che impreziosirà lo spettacolo che – ha concluso la
prof.ssa Veronica Mele referente del progetto – «non è stato concepito come un
saggio di fine anno ma un momento di crescita sociale per l’intera comunità e per gli studenti che avranno l’opportunità
di misurarsi con il repertorio: non sarà il momento in cui i genitori vedranno
i loro figli esibirsi sul palco, ma dovrà essere il momento in cui ciascun
ragazzo comprenderà cosa vuol dire essere un artista».

Nandu Popu , cantante dei Sud Sound System.